L’escursione con ciaspole al Monte Ventasuso è impegnativa, ma offre spettacoli mozzafiato ad ogni passo.
Partirete da una quota di 1977 m, altitudine del Colle della Maddalena, per raggiungere i 2712 m della vetta! Ammirerete vaste distese bianche e morbide colline, e infine vi affaccerete sulla Francia e potrete godere della vista più bella di tutto il sentiero!

Difficoltàmedio-alta
Punto di partenzaParcheggio Rifugio della pace
Lunghezza8km circa
Ascesa720m circa (min: 2000m, max: 2712m)

Partenza dal Colle della Maddalena ad Argentera

Si parcheggia la macchina nel parcheggio del Rifugio della pace. Il sentiero ha inizio dall’altra parte della strada, di fianco al rifugio e si prosegue in direzione sud, verso il lago della Maddalena.

La prima parte del sentiero segue collinette ondulate, con vaste distese di neve immacolata. Raggiunte le costruzioni che vedete in foto, dovrete procedere in direzione SSE, un po’ a EST rispetto alla cima del monte Ventasuso.
Purtroppo noi abbiamo incontrato molta nebbia, quindi se siete sfortunati come noi occhio al gps e provate a immaginare la bellezza del panorama!

Il colle della Maddalena, con la nebbia

Per tutto il tragitto, l’impressione è di essere in un mondo parallelo. Il paesaggio è fermo e freddo. A terra ci sono grossi cristalli di ghiaccio formati dal vento costante.
Dopo 2 km circa in direzione SSE si gira verso OVEST e ci si incammina in direzione SO, verso la cima. Dietro di voi potrete ammirare in lontananza il lago del Colle della Maddalena, ricoperto di neve.

A questo punto nella nostra escursione verso il Monte Ventasuso, la nebbia ha iniziato a lasciar spazio a qualche speranza di sole.
La vista è meravigliosa: si è circondati da un semicerchio di montagne, le cui creste conquistano il cielo, e si inizia a intravedere nel fondo la vetta del monte che ci apprestiamo a scalare. Dall’altra parte della montagna è territorio Francese, il confine combacia con la dorsale del monte.

colline innevate nella valle stura

Il sole infine è comparso e ci ha accompagnati per il resto della nostra avventura. Qui sembra di essere quasi arrivati, ma il difficile è ancora avanti. Più ci avviciniamo alla cresta, più la salita diventa ripida. Per riuscire a salire l’ultimo tratto, è necessario andare a zig-zag. 

La cresta del Monte Ventasuso

Vi consigliamo di seguire il gps per salire nel punto che abbiamo seguito noi, a nostro parere è il più semplice. Dalla base sembrano diverse le vie di salita, ma a metà percorso risultano molto ripide. Infatti alcuni escursionisti che abbiamo incontrato durante il percorso hanno dovuto battere in ritirata, perché avevano preso strade troppo ardue.

sentiero verso il monte ventasuso
Noi abbiamo deciso di salire a sinistra nella foto. Una coppia di sci-alpinisti prima di noi ha cercato di salire sulla cresta dall’altra parte, ma a 50m circa di dislivello dalla cresta hanno deciso di scendere.

A 2600 metri circa, stremati dalla ripidissima salita, abbiamo abbandonato l’idea di raggiungere la vetta a 2712m e ci siamo diretti verso la cresta. Se siete più allenati di noi, potete proseguire dritto verso il monte, che ormai è ben visibile agli occhi.

Nonostante non abbiamo raggiunto la destinazione finale, lo stupore della bellezza del paesaggio della cresta è stato altrettanto appagante. Le montagne francesi dall’altra parte del confine sembrano soffici nuvole. Esiste un posto migliore per fare pranzo?

Al ritorno ripercorriamo i nostri passi, ormai in buona parte cancellati dal vento. Siamo stanchi e il ritorno è lungo, però veniamo sorpresi per l’ultima volta da questo bel tramonto!

tramonto sul colle della maddalena

Il Monte Ventasuso in Valle Stura

Per arrivare al Colle della Maddalena basta percorrere tutta la statale della Valle Stura superando i numerosi paesi tra cui Demonte, Vinadio, Bersezio e Argentera. Dopo quest’ultimo gli ultimi tornanti portano al Colle della Maddalena, dove potrete ammirare il Monte Ventasuso.

Il Ventasuso è un monte delle Alpi Marittime posto sul confine italo-francese sulla destra orografica della Valle Stura, nella sua parte terminale. Vetta molto frequentata da scialpinisti e ciaspolatori per la semplicità e piacevolezza del suo percorso.

Il paesaggio è alto-alpino: la quasi totalità della superficie del sito è occupata infatti da formazioni erbacee e da ambienti rocciosi. Sulle pendici più basse si trovano estese praterie.

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